CERVO SACRO
Intrecci tra mito e letteratura di Manuela Carrano.
Il Cervo Sacro di Manuela Carrano puntinato da bruciature, configura la sintesi- iconica di una rielaborazione poetica carica di riferimenti mitologici e narrativi, che indagano il rapporto controverso tra Uomo e Natura. La tematica ambientalista ontologica contraddistingue la sua ricerca da oltre dieci anni, sperimentando differenti tecniche, linguaggi e materiali, volte alla compenetrazione tra forma e contenuto, idea ed esecuzione tecnica. Il Cervo Sacro coniuga simboli iconici universali, l’albero, il cervo e la montagna in cui l’oro contempla una dimensione divina, indice di speranza di un mondo migliore nel rispetto della Natura. Nella pratica della bruciatura distruzione e rigenerazione, coincidono attraverso lacerazioni in bilico tra naturalismo e astrazione, procedendo per apparizione e sottrazione. Disegnare, bruciare, cucire, tessere e intrecciare tecniche differenti per l’autrice coincidono forma-segno-gesto, attraverso l’uso dell’oro, in Cina metallo del Sole, configurano visioni epifaniche di un mondo sognato. In questa opera, utopia, speranza trasfigurano il concetto di vita-morte e rinascita in cui l’oro “metallo nobile”, sottende l’evoluzione spirituale, rimandi alle dottrine alchemiche, sensibili al concetto di catarsi e rigenerazione.
Jacqueline Ceresoli